the startup academy

The Startup Academy: torna l’evento più atteso, per strutturare la tua startup in 8 ore

Torna The Startup Academy, l’evento formativo in presenza per strutturare la propria startup in sole 8 ore!

Una nuova edizione dell’evento di formazione più atteso dagli startupper è in programma giovedì 15 dicembre dalle ore 9:30 presso il Creative Lab di Monterotondo (Roma). 

Dopo il successo delle scorse edizioni e l’interesse riscontrato, Grownnectia ha deciso di organizzare l’evento di fine anno interamente dedicato al mondo startup, ritorna così la loro nota full immersion di 8 ore per aiutare gli interessati a strutturare un progetto startup.

Essendo l’evento di fine anno, l’azienda ha deciso di organizzare una gradita sorpresa: per i partecipanti ci sarà anche una sessione dedicata alla finanza agevolata insieme al team di Click Bando!

Non prendere impegni il 15 Dicembre! Iscriviti all’evento!

eventi start up

Eventi start up gratuiti: cresci, formati e fai rete

Consigliamo spesso di partecipare agli eventi start up. Lo abbiamo ricordato molte volte, perché questo tipo di manifestazione non sono solo interessanti dal punto di vista squisitamente formativo, ma rappresentano un’occasione per crescere sotto il lato imprenditoriale e, soprattutto, costruire network, sia con altre realtà che con altri stakeholder del settore (investitori, business angel, fondi etc.)

value proposition esempi

Value proposition esempi pratici e pdf da scaricare

Dominare la value proposition è un ottimo viatico per portare la tua idea di business a un livello superiore. Già in un altro articolo ti abbiamo parlato della proposta di valore, con particolare riferimento al value proposition canvas, alla sua importanza e ai segreti per la sua corretta compilazione.

Oggi vogliamo parlarti di value proposition esempi pratici.

Prima però ti ricordiamo cos’è la value proposition ( o anche customer value proposition). Essa è definita da molti esperti come la:

Proposta di valore che un’azienda ha sul mercato. Essa contiene i vantaggi e i benefici (che possono essere percepiti o meno) che il cliente ottiene dall’acquisto del prodotto o servizio offerto. 

In altre parole, si tratta di definire i motivi che porteranno il cliente a scegliere proprio la tua soluzione e non quella di un tuo competitor.

Costruire una value proposition efficace

Costruire una value proposition efficace non può prescindere da due azioni fondamentali:

-Realizzare un benchmark.

Cosa fanno i tuoi competitor? La tua proposta contiene vantaggi e benefici tali da consentirti di distinguerti realmente dalla concorrenza? In tal senso è utile confrontare i servizi che andrai a proporre e confrontarli con altre aziende del settore. Dalla verifica spuntano elementi differenzianti a tuo favore?

Se la risposta  è sì, allora puoi passare alla seconda fase.

– Costruire la proposta di valore.

Attenzione però, non si tratta di prendere semplicemente un foglio bianco e una penna e iniziare a scrivere tesi basate sui sentito dire. Partiresti già sconfitto.

Value proposition esempi pratici

Anche a questo proposito, infatti, abbiamo dedicato un articolo, spiegando il template del canva value proposition. Si tratta di uno strumento ad hoc che ti consentirà di eliminare alla base uno degli errori tipici degli startupper: credere di sapere ciò che i propri clienti vogliono.

Proposta di valoreRicordiamo che il canva value proposition è composto da una grafica facile e intuitiva, come si nota in foto.

Troverai un cerchio e un quadrato. All’interno del cerchio inserirai gli elementi che riguardano il tuo cliente, mentre all’interno del quadrato gli elementi che connotano la tua offerta.

Cerchio

Le tre sezioni all’interno del blocco a forma di cerchio sono Vantaggi, Doveri e Sofferenze. Andiamo a vederle più da vicino.

  • I vantaggi: quali benefici vorrebbe il cliente. O quali lo sorprenderebbero? Questi possono variare dal costo del servizio, a un sistema di offerte e promozioni o a un vantaggio pratico. Si pensi ad un’azienda che, tramite ordine online, consegna healthy food direttamente a casa o in ufficio, donando così al cliente sia un notevole risparmio di tempo che la possibilità di gustare sempre cibo fresco, salubre e saporito.
  • Doveri: il cliente sta cercando di risolvere un problema quale? Con riferimento all’esempio precedente, guardiamo a una persona che, in ufficio, generalmente non ha modo di pensare a cosa mangerà a pranzo, ma nello stesso tempo non vuole rinunciare ad alimenti sani e gustosi.
  • Sofferenze: quali sono le sofferenze e/o emozioni negative che il cliente sperimenta? Lo stesso cliente (o potenziale tale) può essere un impiegato dai tempi serrati, che preso dalla fretta è più o meno costretto a mangiare sempre il classico panino al volo .

Quadrato

Il quadrato contiene altrettante sezioni. Anche in questo caso continuiamo con un esempio pratico.

  • Prodotti e servizi: quali sono i prodotti e servizi offerti? In che modo aiutano il cliente a svolgere un lavoro (anche sociale) o a soddisfare i propri bisogni? Un’azienda che consegna healthy food in ufficio dona diversi vantaggi, fra i quali la comodità di ordinare il cibo preferito con pochi click.
  • Generatore di vantaggi: in che modo l’azienda riesce a generare i vantaggi? Nel nostro caso, in che modo l’azienda di consegna di cibo a domicilio riesce nel suo compito. Ad esempio: il cibo è sempre fresco perché a temperatura controllata.
  • Abbattitore di sofferenze: in che modo il prodotto o servizio abbatte le sofferenze? Il cliente mangia bene, allenta lo stress e di conseguenza lavora anche meglio!

Value proposition esempi: 3 casi analizzati

Miomeal

Value proposition esempi, passiamo al caso di Miomeal, una startup seguita da Grownnectia nella sua fase più delicata, quella iniziale, e su cui il team dell’azienda ha investito.

L’esempio che abbiamo appena visto è ispirato a Miomeal. Piattaforma altamente innovativa per il settore del food delivery. Prepara i tuoi Meals abbattendoli e confezionandoli in sottovuoto SKIN, consegnandoli in tutta Italia all’interno di un box isotermico.

Pronti in 3 minuti al microonde o forno e puoi mangiare in maniera sana ed equilibrata quando vuoi e dove preferisci. (È questa la proposta di valore). 

Sul sito di Miomeal, la proposta di valore è tradotta con l’immediata comunicazione dei vantaggi. Cibo sano e gustoso, a casa o in ufficio, in pochi minuti. Rapidità e semplicità, gusto e salubrità in pochi click.

Ti consigliamo di guardare a Miomeal come concreto esempio di proposta di valore efficace.

 

Squp

Il focus su value proposition esempi continua con Squp. Un’altra startup che il team di Grownnectia ha seguito con piacere. Qui raccontano la loro storia.

Squp è la startup fondata a Roma da due ragazzi poco più che ventenni, Emanuele e Samuel. Squp dona vantaggi unici ai propri clienti attraverso una proposta di valore convincente e di successo:

la possibilità di mangiare gelato senza ingrassare!

Il sogno di molti vero? Sul sito di Squp Gelato si apprende che è  adatto a tutti poiché non contiene glutine e lattosio, è senza conservanti e coloranti e con un solo zucchero, quello grezzo di barbabietola. Una golosa rivoluzione in formato gelato!

In estrema sintesi, il Canva Value Proposition di Squp potrebbe apparire così:

Nel cerchio (Vantaggi, doveri e sofferenze)

  1. Mangiare dello squisito gelato senza ingrassare
  2. Restare in linea
  3. Dover rinunciare ad alimenti buoni, ma grassi

Nel quadrato (prodotti, generatore di vantaggi, abbattitore di sofferenze)

  1. Un gelato buono, salubre e che non fa ingrassare
  2. Senza glutine e lattosio, Squp è adatto a tutti adatto a tutti
  3. Mai più rinunciare al gelato per paura di ingrassare!

WeShort

L’ultimo esempio di value proposition esempi è con WeShort, un’altra startup di successo seguita da Grownnectia e in cui ha investito. Qui la loro storia.

WeShort è la cosiddetta “Netflix dei cortometraggi“, fondata dallo startupper Alessandro Loprieno. Una piattaforma di streaming del grande cinema breve contenente i più bei cortometraggi da tutto il mondo sempre a portata di mano. L’app di WeShort è disponibile su iOS e Android.

Weshort strizza l’occhio a chi vuole guardare belle storie, ma non ha tempo (o semplicemente voglia) di restare impegnato molte ore su film o lunghe stagioni di serie più o meno di successo.

Perciò, nel cerchio (Vantaggi, doveri e sofferenze)

  1. Guardare belle storie. Complete, ma brevi
  2. Non avere tempo
  3. Rinunciare a usufruire di contenuti culturali

Nel quadrato (prodotti, generatore di vantaggi, abbattitore di sofferenze)

  1. Una piattaforma tutta dedicata ai cortometraggi (che per definizione, in genere, non superano i 30 minuti complessivi)
  2. Cortometraggi da tutto il mondo, da guardare quando e dove il cliente vuole
  3. Trovare sempre il tempo e il modo di guardare storie belle e coinvolgenti

Vogliamo sottolineare come nella value proposition di WeShort ci sia anche una politica di costi molto appetibile, ad esempio è possibile guardare gratis le nuove uscite: 10 cortometraggi ogni settimana, senza costi e senza vincoli.

Scarica il pdf

Infine, puoi scaricare il pdf che ti aiuterà a comporre la tua proposta di valore che è compresa in The Startup Canvas, un vertical chart che ti aiuterà a modellare la tua startup 12 passaggi. Buon lavoro!

value proposition canva

Value Proposition Canva: perché è importante e come definirla

Cos’è la Value Proposition Canva e perché è così importante? Questo articolo ti aiuterà a capire non solo la centralità strategica di uno strumento troppe volte sottovalutato, ma anche a capire come si utilizza.

Value Proposition Canva ed errori di distorsione

Ma cos’è la Value Proposition Canva? È lo strumento che ti consente di porre in rilievo la proposta di valore della tua startup.

Ossia i motivi per cui i clienti saranno portati a scegliere il tuo prodotto o servizio e non quello della concorrenza.

Già a questo punto pare facilmente intuibile quanto la cura di questo aspetto sia significativo nella costruzione di una startup. La realtà è che purtroppo molti  startupper lo sottovalutano, ritenendo già di conoscere ciò che il cliente vuole in base a considerazioni sommarie o per “sentito dire”.

Si tratta, in ogni caso, di un errore importante che può rivelarsi fatale!). Dopotutto, sappiamo benissimo quanto siano molteplici gli step da curare lungo il percorso che porta un’idea di business a diventare concreta. La fretta, mai come in questo caso, è cattiva consigliera.

Value Proposition Canva: come definirla

La Value Proposition Canva può essere a ragione considerata come una integrazione del Business Model Canvas (A proposito, in questo articolo puoi imparare sin da subito a lavorare su un BMC ), in particolar modo di due segmenti:

  • Value Proposition
  • Customer Segment

In linea generale, la definizione della CVP passa per tre step fondamentali, ossia:

  1. l’individuazione delle sofferenze del cliente
  2. la definizione della value proposition (cosa fa il bene o servizio che proponi per alleviare la sofferenza del cliente?)
  3. adeguamento del prodotto al mercato

Com’è fatto?

Ma come definire, in termini pratici, la Value Proposition Canva?

Lo strumento si presenta con una grafica estremamente intuitiva. Un quadrato e un cerchio, ognuno con tre sezioni. I moduli sono dedicati, rispettivamente, alle caratteristiche dell’offerta e alla clientela.

All’interno del quadrato si richiede:

  • La descrizione del prodotto o del servizio che aiuterà il cliente a svolgere una determinata mansione o a soddisfare un bisogno
  • La descrizione dei vantaggi del tuo prodotto: quali benefici reca al cliente?
  • Abbattitore di sofferenze: il bene o servizio si proporrà sul mercato come alleviatore di sofferenze e/o emozioni negative e/o costi. e/o rischi. Quali?

All’interno del cerchio vanno invece compilate le sezioni dedicate al cliente. In particolare:

  • Doveri: in relazione al prodotto proposto, qual è la mansione che il cliente sta cercando di svolgere? Quale bisogno sta cercando di soddisfare (Sezione speculare alla descrizione del prodotto situata all’interno del quadrato)
  • Vantaggi: quali sono i vantaggi o benefici che il cliente si augura di ottenere o che non si aspetta (sezione speculare alla descrizione dei vantaggi)
  • Sofferenze: quali sono le sofferenze che il cliente potrebbe incrociare prima, durante o dopo lo svolgimento del lavoro (sezione speculare all’alleviatore di sofferenze del quadrato).

Definire bene la Value Proposition Canva aiuta a non commettere alcuni dei tipici errori che purtroppo finiscono spesso per costare molto caro.

  • Dare per scontati gusti e bisogni dei clienti
  • Sottovalutare le necessità del mercato (nei casi peggiori credere che conquistare il mercato sia tutto sommato semplice, perché in fondo abbiamo un prodotto che scalerà senz’altro)
  • Pensare esclusivamente al breve periodo, proponendo un prodotto che non spinga il cliente a richiederlo ancora, ancora e ancora

Video con Massimo Ciaglia

Potresti avere ancora dei dubbi. I concetti che ti abbiamo appena illustrato sono spiegati anche all’interno di questa lezione svolta da Massimo Ciaglia.

All’interno del video, in particolare, vengono spiegati i vantaggi introdotti dal modello The Startup Canvas rispetto gli altri canvas esistenti e ci si sofferma sul problema, sullo sviluppo del mercato, sulla value proposition e sulle ipotesi fiduciarie.

Prenditi mezz’ora del tuo tempo e guarda il video. Imparerai tantissime nozioni che ti saranno utilissime.

The Startup Canvas Experience

I benefici e l’importanza della Value Proposition Canva fanno parte anche della The Startup Canvas Experience? Di cosa parliamo?

The Startup Canvas Experience è l’evento formativo gratuito che ti consentirà di modellare il tuo progetto startup  in maniera pratica ed efficace.

Ti consigliamo la partecipazione all’evento perché all’interno si parlerà, naturalmente, anche di value proposition.

Verrai affiancato da un super coach per il tuo progetto di business, Massimo Ciaglia, startup coach e mentor.

L’ingresso è solo per 10 partecipanti per mantenere alti gli standard qualitativi del project work e per consentire a Massimo di seguire con attenzione tutte le startup.

Vuoi conoscere gli altri vantaggi nel partecipare all’evento?

eventi startup

Eventi startup: The Startup Canvas Experience il 12 maggio

Partecipare ad eventi startup è una ottima scelta che, generalmente, comporta enormi benefici. L’opportunità di formarsi, conoscere imprenditori esperti, capaci di dare consigli preziosi e incontrare altre giovani realtà con le quali scambiarsi vedute e, chissà, fare network, sono fra questi.

In questo articolo ti presentiamo l’evento che si terrà a Maggio:

The Startup Canvas Experience

Eventi Startup: The Startup Canvas Experience

The Startup Canvas Experience nasce dal desiderio di offrire un evento formativo e pratico dedicato a chi ha un’idea di business/startup e basato, appunto, su The Startup Canvas, lo strumento strategico pensato appositamente per le startup.

Perché partecipare a The Startup Canvas Experience?

  • Innanzitutto perché è un evento formativo e  pratico (si sa bene quanto la formazione sia centrale nello sviluppo di ogni professionalità, a maggior ragione per chi ha scelto di farsi largo in un mondo affascinante, quanto insidioso, come quello delle startup).
  • L’evento consentirà ai partecipanti di modellare il proprio progetto startup in maniera pratica e sostenibile, grazie all’utilizzo di The Startup Canvas
  • Il mentor che seguirà ciascun partecipante è Massimo Ciaglia, il cui cv parla da solo (startup coach, business angel, innovatore, autore di due libri e docente). Proprio perché lavorerai a stretto contatto con Massimo sulla tua startup l’iscrizione è solo per 10 partecipanti per garantire alti standard qualitativi all’evento
  • Con l’evento i partecipanti potranno:
    • modellare tutti e 12 i processi chiave della propria startup;
    • schematizzare l’ idea di business e metterne in risalto i punti di forza e di debolezza;
    • capire cosa serve per mettere in moto la startup;
    • pianificare con efficacia il modello di business;
    • strutturare tutti i processi chiave della startup
  • L’opportunità di lavorare con The Startup Canvas, il template verticale sulle startup, nato in linea con l’approccio Lean con l’obiettivo di minimizzare gli sprechi e massimizzare l’efficienza. The Startup Canvas è stato validato  attraverso l’utilizzo su tantissime startup di successo.

Quando?

The Startup Experience si terrà giovedì 12 maggio e dalle 10 alle 13!

Dove?

Il project work potrai seguirlo sia in presenza presso i nostri uffici a Roma in via di Valle Lupara, 10 oppure online e quindi da remoto.

 Quanto si paga?

L’evento comporta tanti vantaggi, tutti gratis! Sì! Non c’è alcuna spesa!

Tutto molto bello vero? C’è però un MA! 

L’evento è aperto esclusivamente a 10 partecipanti!

Affrettati! Iscriviti subito alla The Startup Canvas Experience. Ti aspettiamo!

 

Eventi Startup: TSC Experience II edizione

Il 12 maggio si terrà la seconda edizione di The Startup Canvas Experience. Abbiamo deciso, che rimarrà almeno per il momento, tra gli eventi startup gratuiti.

Perché? Abbiamo visto un gran numero di richieste e di startup che hanno bisogno di definire alcuni aspetti essenziali per il loro business.

Perché lavorare direttamente con Massimo Ciaglia, senior advisor di startup, e confrontarsi con gli altri partecipanti può aiutare concretamente il nostro ecosistema.

Vuoi saperne di più?

 

buyer personas

Buyer personas: ecco come compilarlo, scarica il template

Sapevi che la definizione delle buyer personas sono uno dei passaggi chiavi all’interno del processo che porta un’idea di business alla sua effettiva realizzazione? All’argomento abbiamo perciò scelto di dedicare questo articolo.

Cosa sono le buyer personas?

“Il tipo ideale rappresenta un quadro concettuale il quale non è la realtà storica, e neppure la realtà “vera e propria”, ma tuttavia serve né più né meno come schema in cui la realtà deve essere sussunta come esempio; esso ha il significato di un puro concetto-limite ideale, a cui la realtà deve essere misurata e comparata, al fine di illustrare determinati elementi significativi del suo contenuto empirico”.

(Max Weber)

Questa frase del sociologo Max Weber lascia intendere cosa sia una buyer persona: una entità fittizia che rappresenta l’identikit ideale del cliente tipo.

  • Cosa significa? Probabilmente non esisterà un solo cliente che ricalchi esattamente la buyer persona, ma la sua definizione è ugualmente decisiva.
  • Perché? Le buyers personas sono una bussola. Aiutano a orientare la digital strategy verso un tipo ideale di cliente.
  • Quanto guadagna la mia startup dalla sua costruzione? Tantissimo! Questo perché conoscere i clienti aiuta a calibrare la comunicazione, il prodotto e la strategia digitale in genere. Banalmente, sapere di rivolgersi a un segmento alto spendente della generazione baby boomers, sarà differente dal lanciare un messaggio ad un ragazzino della generazione C che avrà paure, gusti, obiettivi, capacità di spesa del tutto differenti.

La buyer persona è fondamentale perché supporta l’imprenditore in uno dei dubbi amletici: “Come vendo il mio prodotto?”. Una strategia digitale che si rispetti non può farne a meno.

Come costruirla?

Una volta il target veniva colpito ricorrendo a metodi quantitativi. Si credeva che conoscere l’età, l’occupazione, la provenienza geografica, l’estrazione sociale fosse abbastanza. I nuovi approcci guardano oltre e si occupano di definire anche un quadro psicologico del cliente tipo.

Il ruolo dell’etnografia digitale

Significa che bisogna essere dei novelli Sigmund Freud per realizzare le buyer personas? Non di certo. È anche vero, però, che aiuta molto lavorare di etnografia digitale, o netnografia per usare la definizione coniata dal sociologo e marketer Robert Kozinets nel 2010.

In questo senso, per usare le parole del professor Pier Paolo Giglioli, l’etnografia digitale è la “trasposizione digitale dell’etnografia, che definiamo: stile di ricerca qualitativa, fondato su un’osservazione diretta e prolungata, che ha come scopo la descrizione e la spiegazione del significato delle pratiche degli attori sociali”.

Si può a questo punto intuire come l’etnografia digitale venga incontro alla costruzione delle buyer personas. Internet, i social in particolare, offrono infatti un terreno fertile per “un’osservazione diretta e prolungata” volta a capire gusti, passioni, timori, frustrazioni, hobby etc. dei potenziali clienti.

Un esempio pratico lo troviamo nei gruppi di Facebook, i quali osservati attentamente offrono spunti interessanti.

Quali dati riportare?

All’interno della sua definizione generalmente sono inseriti:

  • i dati socio demografici. Vengono presi in considerazione criteri come età, città, sesso, lavoro, guadagni, composizione del nucleo familiare, titolo di studio etc. È utile anche dare un nome alle buyers personas, un dettaglio che aiuterà a rendere umana la strategia digitale. Tra coloro che consigliano strettamente di dare un nome al cliente ideale figura David Meerman Scott, economista e scrittore statunitense, specializzato in marketing e strategie di vendita.
  • i tratti psicografici. I valori che guidano la buyer persona nel suo cammino esistenziale. È importante saperlo: questo perché, ad esempio, utilizzare un certo tipo di comunicazione potrebbe rivelarsi un autogol, perché va a infrangere uno o più principi del nostro potenziale cliente. Tra questi dati, è inoltre utile inserire tratti caratteriali: è una persona timida o estroversa? Quali sono i suoi timori, le sue frustrazioni, i suoi dubbi? E ancora: qual è il suo stile di vita, le idee politiche, come trascorre il tempo libero?
  • obiettivi, motivazioni etc. quali sono i suoi obiettivi nella vita? Quali le motivazioni che lo sostengono? Quali le aspettative? Esistono dei limiti che potrebbero sconsigliargli/le l’acquisto del nostro bene o servizio? Quali criteri engtrano in gioco nelle sue scelte di acquisto?

Dalla scelta dei colori del brand al tone of voice, passando per la composizione del sito etc, la definizione delle buyer personas ha un peso importante nella digital strategy (e non solo!)

Buyer Personas per startup: il template

Noi di The Startup Canvas abbiamo sviluppato un template dedicato alle Buyer Personas.

Uno strumento che, unendo sintesi e efficacia, offre una lettura semplice, pratica e immediata.

In una sola pagina è possibile effettuare una lettura che contiene dati fondamentali, come nome, età, sesso, occupazione, guadagni, livello di istruzione, frustrazioni, hobby, brand di riferimento, canali di comunicazione in cui si informa e condivide etc.

Costruisci subito le buyer personas della tua startup.