La metodologia Lean start-up è senz’altro uno degli alleati più validi per ogni startupper. Ma da chi è stata creata, come funziona, perché scegliere l’approccio lean e quali sono i modelli a cui riferirsi?
Noi di The Startup Canvas abbiamo preparato questa guida per darti quante più informazioni possibili su un argomento molto sentito: approcciare bene alla Lean start up significa abbattere di molto il rischio fallimento.
Sommario
Eric Ries e la metodologia lean start-up
La metodologia lean start-up è stata teorizzata per la prima volta da Eric Ries, giovane imprenditore americano che a poco più di 40 anni ha all’attivo due libri che sono diventati dei veri e propri punti di riferimento all’interno dell’ecosistema startup. Parliamo di “The Lean Startup” e “The Startup Way”.
Cos’è una startup?
Eric Ries si è rifatto al modello “Lean Manufacturing“, ideato alla Toyota negli anni ’70. Partendo da questo presupposto ha ideato un modello lean che calza a pennello sulle startup.
Ma cos’è una startup? Secondo Ries si tratta di: “un’istituzione umana progettata per creare un nuovo prodotto o servizio in condizioni di estrema incertezza“.
La metodologia lean start-up, insomma, si adatta a tutte le aziende, purché abbiano caratteristiche tipiche di una startup:
- innovazione
- incertezza (caratteristica diretta conseguenza della prima proprietà)
Cos’è l’approccio lean?
Uno dei tanti motivi che portano al fallimento di una start up è un’errata valutazione rispetto al prodotto o servizio proposto. Tanti startupper sono convinti di avere tra le mani l’idea del secolo, che il mercato non vede l’ora di abbracciare.
Le conseguenze di un atteggiamento del genere sono in molte occasioni devastanti: mesi e mesi persi a cercare di trasformare l’idea in prodotto concreto, che, una volta approdato sul mercato, non impatta sul target.
I problemi più comuni in questo senso sono:
- Prodotto uguale ad altri presenti sul mercato
- Pricing errato
- Funzionalità non in linea con quanto i potenziali clienti si sarebbero aspettati
- Problemi di affordance
È proprio qui che interviene l’approccio lean, che in sintesi prevede tre step (Creazione / Misurazione /Apprendimento) che sono poi esplosi in 4 fasi:
- Lo sviluppo di un MVP (Minimum Viable Product). Ovvero una versione prototipo del prodotto vero e proprio, dotato cioè delle caratteristiche minime.
- Il lancio del MVP
- La raccolta di feedback da parte dei clienti
- L’adattamento del prodotto alle esigenze dei clienti, con la rimozione dei difetti che non consentono di ottenere una soddisfacente customer experience
Qui una breve spiegazione video di che cosa è un MVP in 2 min, con le video pillole di Massimo Ciaglia presenti nel suo video blog.
Grazie all’approccio Lean, la start up riesce a migliorare sia il processo produttivo, eliminando così aree superflue e incrementando la sostenibilità, che il prodotto in sé. Da un lato l’azienda e il suo team lavorano meglio, dall’altro la customer experience risulta notevolmente migliorata.
In poche parole, si tratta di un modello puramente empirico, che sfrutta l’esperienza sul campo per arrivare al livello successivo.
I 5 perché
A supporto della metodologia lean start-up c’è la tecnica nota come i 5 perché (O “five whys”). Sviluppata da Sakichi Toyoda e utilizzata all’interno della Toyota Motor Corporation.
La tecnica dei 5 perché prevede che per ogni problema vengano specificate, a scalare, 5 motivazioni che consentono di arrivare fino alla radice del problema.
Ad esempio:
Perché il servizio di pasti a domicilio oggi non sta funzionando come dovrebbe e stiamo ricevendo numerose lamentele a causa di continui ritardi?
- abbiamo pochi mezzi a disposizione
- il 15% dei mezzi stamani aveva la batteria scarica
- ad un controllo è stato verificato che tutti avevano la cinghia dell’alternatore rotta
- le cinghie non sono state sostituite
- non è stata effettuata manutenzione (radice del problema)
Ovviamente si tratta di un mero esempio, ma, sebbene criticata per il suo approccio considerato troppo elementare, la tecnica dei 5 perché può essere molto utile nel percorso che porta l’MVP a diventare un prodotto vero e proprio e, più in generale, nel migliorare i processi produttivi di una start up.
The Startup Canvas e la metodologia Lean
La metodologia Lean prevede 5 principi base
- si tratta di un modello adatto a ogni start up
- uno startupper è anche un manager che deve fare i conti con condizioni di grande incertezza
- l’approccio è sperimentale
- (dunque) si lavora per tentativi e aggiustamenti e dunque con fasi di creazione /misurazione / apprendimento
- l’obiettivo è innovare
Proprio ai principi Lean Startup si è ispirato The Startup Canvas, il primo framework dedicato alle Startup.
Guarda la lezione in cui Massimo Ciaglia spiega come compilare The Startup Canvas
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The Startup Canvas è il canvas per modellare le startup attraverso 12 blocchi (3 in più rispetto ai canvas tradizionali) che analizzano ogni aspetto del processo di costruzione e scale up.
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