Il Business Model Canvas è uno schema che ha facilitato di molto la vita delle aziende, le quali, grazie all’ideazione di Alexander Osterwalder, hanno rivoluzionato l’approccio con il business plan. In questo articolo ti parleremo del Business Model Canvas esempio pratico.
Sommario
Business model canvas esempio: come compilare i 9 riquadri
“Perché ho ideato il Business Model Canvas? Perché volevo creare qualcosa di più semplice del business plan“
Alexander Osterwalder in poche parole ha spiegato l’anima del BMC: una sintesi del business plan che consente a chi scrive di sintetizzare efficacemente cos’è la sua azienda, cosa fa e come lo fa, i suoi obiettivi e a chi legge (investitori e finanziatori in primis) di avere a disposizione un singolo layout con all’interno tutte le info sensibili.
Ma come compilare i 9 riquadri che caratterizzano il Business Model Canvas? E in quale ordine? Andiamo a rispondere a queste due domande.
Qui di seguito un business model canvas esempio.
Value Propositions
Iniziamo con il nostro focus su business model canvas esempio. Il nostro consiglio è iniziare dalla sezione centrale: la value proposition. Qui potrai inserire quale problema affronta la tua startup, quale soluzione ha trovato, cosa la distingue dalla concorrenza (in termini, ad esempio, di costo o di innovazione o di performance). Possiamo pensare ad un’azienda che consegna healthy food presso i luoghi di lavoro di tutta Italia, permettendo a operai, impiegati etc di rinunciare alla classica schiscetta e mangiare sempre cibo sano, fragrante e fresco.
A proposito di Value Proposition, ti consigliamo di leggere questo articolo.
Customer Segments
Il secondo riquadro da riempire è il customer segments. Chi è il target? Chi sono i clienti? Uomini, donne, di quale età, di quale paese? Che lavoro svolgono? Seguendo il nostro business model canvas esempio, ci si potrebbe riferire a uomini e donne in età lavorativa, che hanno poco tempo a disposizione per preparare il pranzo da consumare durante la classica pausa delle 13.
Channels
Passiamo ai canali del business model canvas esempio. Attraverso quali vengono raggiunti i clienti? La nostra azienda di healthy food a domicilio potrebbe senz’altro avere a disposizione un’app e utilizzare canali social per farsi conoscere.
Customer Relantionships
In che modo i clienti vengono fidelizzati? Ad esempio, un sistema di offerte e promozioni? Un abbonamento annuale che preveda forti sconti rispetto a chi sceglie di adoperare il servizio una tantum?
Revenue Streams
Qui occorre fissare il pricing. In questo senso occorre farsi alcune domande.
- Quale valore i miei clienti si augurano di avere e quanto sono disposti a pagarlo?
- Perché dovrebbero preferire la mia proposta rispetto alla concorrenza?
- I miei competitor quanto si fanno pagare?
Key Resources
Spostiamoci ora alle risorse chiave. Quali sono le risorse su cui la tua azienda può puntare? Una struttura informatica solida? Un team di eccellenza? In generale, dunque, si fa riferimento ai mezzi-chiave su cui la startup può contare nel compimento della propria mission. Nel nostro caso, tra le key resources ci saranno bici elettriche e furgoncini in grado di consegnare gli alimenti in qualsiasi condizione meteorologica, ma magari anche “Mario”, un bot con cui i clienti possono interfacciarsi ed effettuare gli ordini.
Key Partners
Dopo le risorse tocca ai partners. Quali sono quelli, diretti o indiretti, con cui allacciare collaborazioni? E per quale motivo? Un’azienda fornitrice di bici elettriche, ad esempio, potrebbe essere uno dei “key partners” nel nostro esempio.
Key Activities
Qui entriamo nell’operatività pura. Quali sono le attività che la startup deve compiere per far sì che la value proposition venga realizzata? Preparare e consegnare healthy food sempre fresco e fragrante. Farlo con puntualità in tutta Italia. Curare i social. Rispondere alle domande dei clienti. Etc.
Costi
Infine, sul business model cavas esempio troviamo l’ultimo riquadro da compilare, quello relativo alle ipotesi di costi. A quanto ammontano quelli fissi? E a quanto quelli variabili? Quali le attività che richiedono maggior esborso?
Conclusioni
In una recente intervista a Millionaire, Alexander Osterwalder spiegava che le aziende vincenti hanno generalmente tre caratteristiche:
- Conservano la cultura del primo giorno
- Si reinventano sempre
- Superano i limiti del proprio settore
Insomma, non bisogna considerare la compilazione del business model canvas buona una volta per tutte. Il Bmc va infatti costantemente monitorato e aggiornato (anche) in base alla capacità di reinventarsi, per dirla alla Osterwalder.
The Startup Canvas
Il business model canvas non è certamente l’unico layout a disposizione delle aziende. The Startup Canvas è un modello verticale, dedicato appositamente alle Startup e che introduce 3 sezioni nuove, portando il totale a 12 (rispetto ai classici 9). In questo videocorso, di cui ti proponiamo la prima delle tre lezioni, il suo ideatore, Massimo Ciaglia, spiega come funziona TSC e i vantaggi introdotti rispetto gli altri canvas esistenti.
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