Come valutare una startup? Sono in tanti a chiederselo e, pertanto, è importante capire i parametri da prendere in considerazione: scoprili con noi.
Nei precedenti articoli abbiamo parlato di come creare una squadra vincente e del product market fit. Oggi, invece, parleremo di come valutare una startup.
In un periodo in cui si parla tanto di futuro e innovazione, è importante capire come valutare una startup. Senza dubbio, questa nuova tipologia di impresa sta vivendo una fase di pieno boom ed è, quindi, necessario fare il punto, per valutare i progetti con futuro e quelli che, invece, possono essere destinati al fallimento.
Se vuoi capire se la tua startup ha del potenziale devi seguire alcuni semplici, ma utili consigli. Una valutazione è sempre la base da cui partire.
Suggerimenti su come valutare una startup
Iniziando a fare il punto della situazione, è necessario sottolineare che un’azione di valutazione deve essere affiancata da una fase di analisi. Come sempre accade, non si può procedere se non si effettua un’analisi del quadro generale.
La prima cosa che dovrai fare, quindi, sarà quella di porti delle specifiche domande. Innanzitutto, sarà necessario prendere in considerazione un quadro di riferimento entro il quale analizzare la startup innovativa.
In secondo luogo, dovrai procedere con quelli che sono gli stadi evolutivi dell’attività. Così si può capire se la strada intrapresa è quella giusta e, soprattutto, se si sta camminando verso la direzione sperata, ossia quella del successo. Importante è misurare la traction della startup attraverso delle metriche oggettive.
In queste fasi iniziali di valutazione, dovrai sempre ricordare che evoluzione e innovazione vanno a braccetto in questi casi e, pertanto, dovrai avere un occhio di riguardo per quelli che sono i processi innovativi.
Come iniziare l’analisi di valutazione
Qual è il primo step da fare per far partire la valutazione di una startup? Facciamo chiarezza. Non tutte le startup sono uguali e questo è un dato di fatto che non è possibile ignorare. Ogni categoria, ogni settore ha delle sue peculiarità che non possono e non devono essere ignorate.
Questo significa che un’analisi ben approfondita e una conseguente valutazione non possono che prendere in considerazione queste caratteristiche specifiche.
Tenendo sempre bene a mente questa che è una verità inconfutabile, possiamo finalmente entrare nel vivo del discorso andando a indicare, step dopo step, quello che è l’iter per effettuare una valutazione degna di questo nome.
Il primo effettivo passo è quello di effettuare un’analisi di mercato. Volente o nolente, non puoi esimerti dal capire in quale settore andrai a collocarti e qual è lo stato dello stesso. Solo in questo modo potrai calibrare le tue azioni e, soprattutto, potrai capire se stai agendo proprio nella fascia di mercato di tuo interesse.
In questa fase, quindi, si dovranno analizzare i dati, che sono così importanti per valutare una startup innovativa e sarà necessario anche eseguire un’indagine qualitativa del settore di proprio interesse. A questa, poi, dovrà seguire l’analisi quantitativa, così da capire anche se il settore è già saturo o meno. In genere si ottengono i dati relativi al TAM, SAM e SOM cosi da comprendere al meglio lo share di mercato indirizzabile e aggredibile dal tuo piano di sviluppo.
Gli strumenti per un’approfondita analisi di mercato
Come detto, per valutare una startup non è possibile saltare la fase dell’analisi dei competitor e del mercato in generale. In questa occasione potrai avvalerti di diversi strumenti a tua disposizione.
Innanzitutto, è bene sottolineare che è possibile usufruire di analisi di mercato moderne e non tradizionali. In questo modo, potrai avere dei dati certi in maniera veloce. Inoltre, potrai tracciare dei trend del settore così da capire in che direzione muoverti anche nell’immediato futuro.
Questa nuova tipologia di analisi di mercato per startup risulta essere decisamente più utile di quella tradizionale, spesso inaffidabile o parziale.
Si dovrà, quindi, cercare di tracciare un quadro più completo possibile, individuando quelli che sono i competitor, in che direzione si muove il settore preso in considerazione, qual è il target a cui rivolgersi e così via. Tutti dati importanti per verificare la fattibilità di impresa.
Concludiamo dicendo che nella valutazione di una startup non può non rientrare l’analisi del rischio di impresa. Questo è il primo, importante motivo di fallimento per qualsiasi tipo di attività e non ci si può esimere dal prenderlo in considerazione per capire se sia, o meno, il caso di andare avanti con il proprio progetto.
Infine parliamo di quelli che sono i metodi di valutazione economica del valore pre-money della tua startup e sono basati su metodi quantitativi, di analisi del rischio e qualitativi.
Tra i metodi quantitativi troviamo il discounted cash flow (DCF), Venture capital method, Berkus Method, Market comparables. I metodi in oggetto sono tutti validi nelle fasi early stage e later stage, tranne il DCF che non viene generalmente applicato nell’early stage.
La valutazione economica è importantissima per presentarti di fronte ad un investor, in quanto devi saper valorizzare in maniera oggettiva la tua startup ,al fine di poter dare evidenza di quante quote mettere sul piatto a fronte di che equity da parte dell’investitore.
Vuoi valutare la tua startup nel modo giusto, ma non sai come fare?