Come finanziare la tua startup? Scoprilo in questo articolo.
L’ultima volta ci siamo lasciati parlando del mercato e della clientela, precisamente del Customer Development Approach.
Ora che hai raccolto le nozioni per conoscere il mercato e la tua clientela, dovrai iniziare a pensare a finanziare la tua startup per partire nel migliore dei modi. Per questo motivo oggi il nostro focus sarà come ottenere finanziamenti e accelerare il tuo business grazie a 8 diverse opportunità.
Quali e quanti sono i tipi di finanziamento per la tua startup?
La prima grande distinzione da fare è quella tra finanziamenti in equity e finanziamento a debito. La prima accede al capitale di rischio tramite venture capital, angel investor ed equity crowdfunding, e permette di ottenere capitali cedendo quote della società; la seconda consiste fondamentalmente in prestiti, si tratta quindi di denaro che va restituito in base ad un piano di ammortamento pluriennale.
Finanziamenti startup: Oggi schematizzeremo per te le principali fonti
Non esiste solo il venture capital per ottenere un finanziamento, ma esistono anche bandi pubblici, che a volte offrono anche importanti quote a fondo perduto. Volendo schematizzare, le principali fonti di finanziamento per la startup sono:
1 – Self-funding (fondi personali) o bootstrapping: è una situazione in cui un imprenditore avvia un’impresa con poco capitale. Si dice che un individuo stia facendo il bootstrap quando cerca di costruire un’azienda dalle finanze personali o dai ricavi operativi della nuova società.
2 – 3F (friend, family & fools): I primi che possono finanziarie una startup sono amici (friends), familiari (family) o amanti dell’idea (fools). La prima cosa da fare è creare un business model, un MVP e rivolgersi ad un mentor. I fools sono coloro che ‘si innamorano del progetto e finanziano la tua startup per ragioni del tutto personali e che talvolta esulano da criteri oggettivi.
3 – Incubatori e acceleratori d’impresa: di solito questi tipi di finanziatori mettono a disposizione servizi (spazi, consulenza, assistenza amministrativa o legale e molto altro ancora), alcuni più strutturati anche mentoring, formazione e network a fronte di una cessione di quote della società (di solito entro il 10%). Alcuni incubatori, sia nazionali che internazionali, per finanziare la tua startup offrono il 50 % in servizi e la restante parte in cash.
4– Premi, grant e bandi pubblici: I premi permettono di ottenere ampia visibilità e validazione dell’idea, alcuni esempi in Italia sono BHeroes, il Web Marketing Festival e Heroes Meets in Maratea. Mentre concorsi con Grant o i bandi pubblici sono più complessi da applicare, per il molteplice materiale da fornire, in questo caso uno dei più importanti è il Premio Gaetano Marzotto. I bandi a fondo perduto invece si possono trovare nei siti regionali o internazionali (se si tratta di bandi europei).
5– Venture capital: Un fondo di VC amministra fondi ottenuti da investitori terzi, per cui è più esigente nella scelta degli investimenti, ha bisogno di metriche sicure per convincersi di offrire supporto alle startup. In questa categoria sono presenti anche i corporate venture capital (CVC): venture capital che gestiscono fondi provenienti da una grande azienda che ha raggiunto la sua fase di maturità e utilizza questo strumento per introdurre o aumentare l’innovazione nella propria società, anche cercando nuovi modelli di business. Chi ti viene in mente se si tratta di finanziare startup innovative? Un esempio classico è Facebook!
6– Business angel: individui benestanti che investono soldi propri, per senso di filantropia, mettendo a disposizione della società mentoring, network, competenze manageriali. Spesso si riuniscono in club, detti anche club di investitori e selezionano le startup più innovative o convincenti nel settore di loro competenza.
7 – Crowdfunding: il crowdfunding può essere donation, reward e equity crowdfunding. Si tratta di finanziamenti tramite piattaforme tecnologiche che consentono il coinvolgimento di intere folle (crowd) nella ricerca dei capitali, le più affidabili in Italia sono: Mamacrowd, 200 Crowd e Opstart. All’estero ricordiamo Crowd Cube, Indi gogo e Kick starter.
8 – Banche: le banche sono note come istituzioni finanziare di norma poco propense al rischio e a finanziare una startup, anche perché potrebbero chiedere elevati interessi sul prestito concesso. In realtà in Italia i prestiti bancari per le startup sono piuttosto frequenti da quando nel 2013 sono stati garantiti (fino all’80%) dallo Stato attraverso il Fondo di Garanzia del Mise.
Nel business model canvas “The Startup Canvas” per finanziare la tua startup c’è un blocco dedicato esclusivamente alla raccolta fondi, necessario per capire come approcciare con il mercato e quali canali utilizzare per trovare finanziamenti. Quindi ti consigliamo di scaricarlo gratuitamente per poterci lavorare fin da subito.
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