Aprire una startup, tutti i consigli per iniziare un’avventura di successo.
Avviare una startup in Italia: tutto ciò che devi sapere per non sbagliare.
La volta scorsa abbiamo parlato delle 8 opportunità per accelerare la tua startup. Oggi il nostro focus sarà incentrato unicamente sulle regole da seguire per avviare una startup in Italia, senza commettere errori.
Se hai un’idea e vuoi metterla in pratica, ti consigliamo di farlo subito, non fantasticare eccessivamente sul tuo progetto, il momento giusto per avviare la tua startup in Italia è adesso e con questo articolo ti daremo indicazioni precise su come fare.
Inoltre, prima di esporre le regole per avviare la tua startup in Italia, ci tengo a ribadirti che il fulcro della tua azienda dovrà essere necessariamente il team con cui dovrai lavorare a stretto contatto ogni giorno.
Sommario
Perché avviare una Startup in Italia?
Come sottolineato nel mio libro, “The Startup Canvas”, grazie all’introduzione del Piano Industria 4.0 e alla costituzione di un registro speciale per le startup innovative, in Italia si è creato un ecosistema favorevole per le nostre imprese. Grazie alle misure agevolative introdotte dal piano, è diventato conveniente avviare una startup in Italia rispetto ad altri paesi con una tassazione più agevolata.
Grazie all’Investment Compact varato nel 2015, è possibile avviare una startup in Italia online, mediante la compilazione di un modello standard di atto costitutivo validato attraverso la propria firma digitale.
A chi mi rivolgo per avviare una startup in Italia?
Il primo step che dovrai affrontare per l’avvio della tua startup in Italia è se rivolgerti ad un commercialista oppure procedere autonomamente. Un commercialista potrà darti indicazioni molto importanti per risparmiare tempo e denaro e potrà seguirti al meglio sulle questioni contabili. Importante però la figura di un advisor che invece potrà supportarti per strutturare un Business Plan efficace e potrà trasferirti molte informazioni utili per farti crescere velocemente e attraverso un metodo.
Se non vuoi rivolgerti ad un notaio per la costituzione della tua startup, puoi utilizzare la piattaforma realizzata dal Registro delle Imprese, una piattaforma che ti consente di ammortizzare i costi notarili e che provvede all’invio dell’atto pubblico all’Agenzia delle Entrate. Quest’ultima soluzione è tra le più usate in Italia poiché porta notevoli vantaggi economici e burocratici.
Avviare una startup in Italia: dove trovo i soldi per partire?
Se sei convinto dell’efficacia della tua idea il secondo è step è trovare investitori che credano in te. Innanzitutto, a prescindere dall’investitore, sarà necessario che tu fornisca a chi mostra interesse verso il tuo progetto gli obiettivi e la fattibilità tecnico-economica attraverso il business plan. Uno strumento fondamentale per pianificare e misurare i risultati del tuo progetto.
Puoi rivolgerti a dei venture capitalist, cioè soggetti che praticano investimenti ad alto rischio, oppure una delle opzioni maggiormente utilizzate è l’equity crowfunding: tra le piattaforme di maggiore successo citiamo Mama Crowd, Kickstarter e Starts Up Italia.
Utilizzata da molte startup e da non trascurare è un finanziamento attraverso il micro credito, una forma di finanziamento a debito, che il più delle volte va restituita a partire dal secondo anno con un anno di preammortamento e che può arrivare per le srl semplificate a 25.000 euro e per le srl a 50.000 euro. Anche i tempi di erogazione sono rapidissimi, parliamo di 30-45 giorni.
Vuoi avviare una startup in Italia: ti sveliamo le regole da seguire!
Vuoi assumere lo status di PMI innovativa? Leggi attentamente questa parte…
Esistono requisiti ben precisi per assumere lo status di PMI innovativa per la tua startup in Italia. I principali requisiti che possiamo elencare sono:
– Avere una sede operativa sul territorio italiano
– Avere una società di capitali non quotata su mercati regolamentati
– Avere un fatturato annuo che sia inferiore a 50 milioni di euro
– Avere meno di 250 dipendenti
– Non deve essere soggetta a procedure concorsuali
– Devi possedere almeno uno dei tre seguenti requisiti: essere titolare di una privativa industriale, volume di spesa in ricerca, sviluppo e innovazione pari al 3% dell’entità tra costo e valore della produzione, impiego come dipendenti o collaboratori in una quota almeno pari a 1/5 della forza lavoro complessiva.
Avviare una startup in Italia: ecco come proteggere la tua idea!
Uno dei punti focali per avviare la tua startup in Italia è proteggere la tua idea. L’intellectual Property rappresenta la strategia di protezione della tua idea di business. Si parte dalla registrazione dei domini che bloccano la proprietà del nome sulla rete per essere gli unici sul mercato. Si passa poi a registrare il proprio naming bloccandolo anche negli stores Google Play e Apple Store.
Successivamente, potrai procedere con la registrazione di marchi, brevetti, copyright di sorgenti o di particolari diritti d’autore.
Vuoi aprire una startup nel mondo giusto ma non sai come fare? Vuoi affrontare al meglio le strategie di finanziamento della tua startup?