La parola metaverso ha preso campo negli ultimi mesi.
Tutti ne parlano e si interrogano ponendosi una domanda:”Cos’è il metaverso“?
Per partire da una descrizione semplice, il metaverso è una sorta di “nuovo internet”, l’internet del futuro.
Un mix di realtà virtuale e realtà aumentata integrata nella vita di tutti i giorni.
In pratica, un abbattimento delle frontiere attuali fra reale e virtuale, che offrirà (si pensa a un orizzonte di tempo di qui a 10 anni) la possibilità di sfruttare esperienze sempre più immersive per compiere svariate azioni.
Questa sorta di facsimile digitale della realtà, che sfrutta connessioni iperveloci e tecnologie sempre più interconnesse, è il risultato di decenni di digitalizzazione e trasformazione digitale.
Un impatto sicuramente notevole nelle vite di tutti i giorni, già rivoluzionate da smart working, riunioni virtuali, eventi in remoto, spettacoli in diretta realizzati con collaborazioni da remoto ecc.
Questa nuova frontiera di internet, che sicuramente sarà anche oggetto di dibattito a livello etico, si avvia ad essere il nuovo paradigma dei social network e dell’interazione fra uomo e macchina.
In parole semplici, un netto salto nella qualità e nell’intensità d’interazione rispetto al livello attuale. In questo futuro, dominato dal metaverso, la realtà virtuale rappresenta la componente tecnologica predominante.
Cos’è il metaverso da un punto di vista tecnico
Se abbiamo poco fa definito il metaverso da un punto di vista teorico, adesso è arrivato il momento di scendere in dettaglio sulla sua entità a livello tecnologico.
Le potenzialità di questo nuovo paradigma di vivere il mondo basato su immersività, condivisione e cooperazione sono molteplici. Dall’ambiente gaming a quello fitness, al lavoro e molto altro. Ma cos’è il metaverso a livello tecnico?
L’ambiente media nativo del metaverso, come dicevamo è la VR (realtà virtuale).
Questa nuova realtà di internet si basa su due grandi modelli della computer science: l’ubiquitous computing e il cloud computing.
Il primo modello riguarda la scienza che si occupa di affinare sempre più lo sviluppo di dispositivi mobili allo scopo di renderli sempre più leggeri, potenti e indossabili.
Il modello del cloud computing è invece basato su quelle tecnologie che permettono la fruizione di dati in modo sicuro e smaterializzato, per una conservazione praticamente infinita. Non a caso si parla sempre più di cloud storage e condivisione lavoro in cloud. Amazon, Google, Apple e Microsoft offrono molteplici servizi di questo tipo gratuiti o in abbonamento.
Questa convergenza fra i due modelli permetterà la trasportabilità in rete di ambienti grafici che simulano spazi reali digitalmente. Prospettive, colori, ambienti personalizzati e luci saranno realizzate con computer graphic, creando luoghi d’interazione con persone e dati molto più immersivi degli attuali. Il tutto su dispositivi mobili sempre più facili da usare, fruibili ed economici.
Il punto di vista delle Big Tech
Le big tech sono le prime interessate all’evoluzione del metaverso. Dopo tutto, il business rappresentato da questa nuova era di internet appare chiaro già da alcune mosse.
Il metaverso e le grandi aziende del web
In ambienti Microsoft ad esempio si è parlato di recente di metaverse for enterprises, ovvero di come questo nuovo paradigma cambierà il modo di fare impresa da parte di tutte le aziende. Al tempo stesso, Facebook ha compiuto un passo eclatante, relegando il vecchio nome all’ormai non più trainante social e puntando sul nome aziendale “Meta“. Questo passo compiuto da Mark Zuckerberg non avviene assolutamente per caso.
I social, infatti, sono stati il “punto di rottura” della prima era internet, quella pre-social appunto. L’obiettivo quindi non è solo un renaming dell’azienda, ma è quello di condurre questa trasformazione verso il nuovo internet ancora da protagonisti. Un processo analogo a quello avvenuto in passato con la transizione al web 2.0 con l’avvento dei social nei secondi anni 2000.
Facile immaginare dunque, visto la propulsione delle big tech verso questa transizione, come la cosa potrà impattare a livello di aziende e startup interessate a fare business. Quest’ultime dovranno sempre confrontarsi con questo nuovo canale d’interazione.
Di conseguenza, il metaverso rappresenta sì un orizzonte futuro, ma è qualcosa di cui tener già conto in ogni azione che intendiamo fare a livello imprenditoriale. E, ovviamente, last but not least, non sottovalutiamo quanto le nostre vite attuali e quante abitudini degli ultimi 10 anni potranno evolversi o estinguersi.
Presenzieremo in riunioni simil-reali in qualità di ologrammi? Ci saranno nuovi modi per interagire e offrire servizi in ambito business e personale? Andremo in palestra con altre persone restando fisicamente nel salotto di casa?
Probabilmente sì, o quanto meno, è il momento giusto per iniziare a porsi certe domande.
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