È online il nuovo rapporto del MISE, aggiornato al 30 giugno, sulle startup nel 2020 italiane.
Il report ha evidenziato una situazione piuttosto positiva e un momento favorevole per le startup. Gli startupper ne hanno approfittato, dando vita a quasi 300 nuove startup in soli 3 mesi.
Leggi qui il report completo.
Report startup 2020: +2,6% di startup innovative in soli 3 mesi
Il rapporto stilato dal MISE sulle startup nel 2020, ha evidenziato come, in soli 3 mesi, sono nate 290 nuove startup innovative.
L’incremento al 30 giugno 2020 è del 2,6%, rispetto al trimestre precedente, per un totale di 11.496 startup iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese.
Le startup innovative hanno superato quota 10mila e costituiscono il 3,1% delle società di capitali costituite in Italia negli ultimi 5 anni.
il capitale sociale è in crescita. L’incremento si attesta al 2% rispetto al trimestre iniziale del 2020. In altri termini, 13 milioni di euro in più, per un totale di ben 653,3 milioni.
Unico dato leggermente in flessione è il capitale medio, che si aggira intorno ai 57 milioni di euro: lo 0,6% in meno rispetto all’inizio dell’anno.
I settori più innovativi per le Startup nel 2020
Il report delle startup nel 2020 pubblicato dal MISE mette in luce anche i settori più innovativi, quelli a cui si dedicano la maggior parte delle startup.
Al primo posto troviamo i servizi alle imprese, sviluppati dal 73,3% delle startup.Tra le specializzazioni privilegiate ci sono quelle che riguardano la produzione di software e consulenza informatica, seguite dalle attività di Ricerca e Sviluppo.
Al secondo posto si piazzano le startup che operano nel settore manifatturiero, con una percentuale del il 17,9% della totalità delle startup innovative. La maggior parte di queste si occupano di produzione macchinari, computer e altri prodotti ottici ed elettronici.
Sempre sul podio, ma a una certa distanza dai primi classificati, c’è anche il commercio, con soltanto il 3,3% delle startup innovative.
Dal report risulta chiaro che, in alcuni settori, le startup innovative stanno assumendo una posizione sempre più rilevante: nel settore dei servizi alle imprese l’8,6% delle nuove società sono startup.
Appare ancora più rilevante la quota di startup innovative, se andiamo ad analizzare le singole specializzazioni.
Per la Ricerca e Sviluppo, inquadrata nel settore dei servizi alle imprese, le startup innovative costituiscono addirittura il 68,9% del totale delle nuove società.
Forza lavoro e distribuzione geografica delle startup innovative nel 2020
Un dato non troppo positivo, riguarda purtroppo la presenza femminile nelle startup nel 2020.
Il report evidenzia infatti solo un 13,2% di startup in cui le quote di possesso e le cariche amministrative siano detenute in prevalenza da donne, contro il 21,7% delle nuove società di capitali.
Lo stesso vale per le startup innovative a prevalenza straniera, dove le donne che raggiungono soltanto il 3,6% del totale.
Tendenza contraria, invece, per la presenza di giovani under 35 nella compagine sociale delle startup innovative. Addirittura un +2,5% di giovani, rispetto al totale di nuove società costituite.
Per quanto riguarda la distribuzione geografica, la Lombardia rimane di gran lunga la Regione con il maggior numero di startup innovative: il 27,3% di tutte le startup costituite in Italia. Milano ha attirato il 19,6% del totale nazionale.
Segue il Lazio, con l’11,6%, e Roma che accoglie il 10,2% delle startup italiane.
Report MISE 2020: indicatori economici e finanziari
Nonostante il report del MISE analizzi le startup nel 2020, per quanto riguarda gli indicatori economici e finanziari è stato necessario utilizzare i dati attualmente disponibili, cioè quelli di bilancio del 2018, appartenenti a poco più della metà delle startup attualmente iscritte.
Il resoconto ha evidenziato come il valore medio della produzione si attesti intorno ai 163 mila euro.
E’ un dato che scaturisce dalla definizione stessa di startup, che non rientra più in questa tipologia di impresa superata la soglia dei 5 anni e dei 5 milioni di euro di produzione annua.
Altro dato interessante, fisiologico nel caso di startup, è la percentuale di società in perdita: il 51,8% rispetto al 32,8% del totale di nuove società costituite.
D’altro canto, però, le startup che sono in utile mostrano una buona redditività e un tasso di immobilizzazione addirittura sette volte superiore rispetto al resto delle aziende.
Se vuoi perderti aggiornamenti e novità sul settore delle startup in Italia