Dalle lezioni tradizionali alla gamification: i passi fatti nel mondo della formazione sono formidabili. Abbattendo il concetto di spazio e tempo, i corsi erogati in modalità e-learning non sono dedicati soltanto a studenti che hanno appena conseguito il diploma, ma anche a persone in età avanzata, che vogliono coltivare i propri interessi, oppure impiegati d’azienda, che vogliono rimanere aggiornati sulle proprie mansioni.
Vediamo nello specifico di che cosa si tratta e perché è importante puntare sull’interazione e sull’analisi dei dati da questa ottenuti.
Cos’è l’e-learning e a chi è rivolto
Si tratta di un metodo di apprendimento a distanza. La sua nascita non è poi così recente, ma in Italia ha preso piede soltanto negli ultimi anni. È stato sviluppato per superare l’ostacolo della distanza e dei costi che devono essere sostenuti dagli studenti per frequentare un’università o un qualsiasi corso che non si svolga nella propria città.
La conseguenza diretta dell’utilizzo dell’e-learning è la possibilità di raggiungere un numero infinitamente maggiore di studenti interessati all’argomento. Il tutto infatti si svolge sul web e ci sono diverse modalità di fruizione dei corsi, che spesso convivono felicemente tra di loro.
Oltre alla possibilità di effettuare lezioni in diretta, per unificare l’esperienza di chi segue in aula con quella di chi segue da remoto, è possibile anche registrare interi corsi. In questo modo, gli studenti hanno accesso ai contenuti on demand. L’organizzazione della giornata è decisamente più snella e si può studiare quando si preferisce e da dove si vuole: da casa, dalla biblioteca, sui mezzi di trasporto o addirittura durante la pausa in ufficio.
Sì, perché l’e-learning è un ottimo strumento anche per chi lavora a tempo pieno. In perfetto accordo con i principi del life-long learning, si può continuare a studiare a tutte le età, anche se si ha già una carriera avviata o se si è in pensione.
Ai video o audio delle lezioni si affiancano poi degli strumenti estremamente utili per consolidare l’apprendimento, come succede anche seguendo i corsi in presenza. Spesso i docenti mettono a disposizione le loro slide, indicano delle risorse online, preparano degli approfondimenti.
E se ci sono domande? Niente di più semplice! Ogni studente dispone di uno o più canali per contattare docenti e tutor e risolvere i loro quesiti. Attraverso e-mail, video-call su piattaforme dedicate o con la più immediata chat, si può ricevere una risposta in pochi minuti.
Per ricreare virtualmente il rapporto umano che si instaura tra gli studenti nelle aule, si possono utilizzare i forum, e si può approfittare dei gruppi di lavoro per portare avanti dei progetti in team.
L’unico scoglio ancora da superare è quello dell’esame finale, se previsto. Infatti negli istituti accreditati spesso è necessario recarsi in una delle sedi, che normalmente si trovano nelle maggiori città italiane. Ma è ben poco sforzo a fronte di un intero corso interamente frequentato comodamente da casa!
Insomma con le tecnologie a nostra disposizione sul web, l’e-learning non rischia di far rimpiangere le lezioni tradizionali. Naturalmente però l’esperienza ha dimostrato che i migliori risultati si sono ottenuti con il blended learning, cioè l’unione delle due metodologie. Magari con l’evoluzione delle tecnologie il mondo delle università sarà rivoluzionato ancora.
Università telematiche
Da qualche anno anche le università italiane si sono avviate verso l’e-learning, seguendo l’esempio di quelle americane ed inglesi.
All’offerta formativa tradizionale si è affiancato inizialmente soltanto qualche corso on demand. Il passo successivo è stato quello di creare interi corsi di laurea in teledidattica, nelle sedi distaccate.
L’ultima frontiera dell’e-learning è quella di fornire interi percorsi di studio completamente on demand, con l’ausilio di chat e messaggi per mettere in contatto studenti, docenti e tutor.
Il panorama di piattaforme, che mettono a disposizione corsi in modalità e-learning per studenti e professionisti, è davvero vario. Soltanto alcune possono rilasciare certificazioni spendibili nel mondo del lavoro. Da qualche anno, infatti, il Miur ha legalmente riconosciuto alcune università telematiche non statali.
Oltre a queste, ci sono poi gli atenei statali che ogni anno propongono un’offerta didattica telematica sempre più ampia.
Le innovazioni nell’e-learning
Gli ultimi trend in fatto di formazione a distanza vedono l’ampliarsi dell’offerta formativa a tutti i dispositivi che usiamo quotidianamente. Non soltanto è possibile accedere alla piattaforma dal proprio PC, ma ogni ente di formazione sta ottimizzando i propri siti web per device mobili come tablet e smartphone o addirittura sta sviluppando Apps dedicate.
Ma l’innovazione che più di tutte sta spopolando, e non solo nel campo dell’e-learning, è la gamification. Si tratta della creazione di giochi per imparare e mettere in pratica gli insegnamenti appresi con le lezioni teoriche.
Così si consolidano conoscenze e competenze in modo piacevole, stabilendo obiettivi, superando livelli, ottenendo feedback sull’operato con ricompense virtuali.
Attraverso l’interazione con determinate situazioni si può analizzare il livello di preparazione di ogni studente e proporgli un programma di ripasso o approfondimento personalizzato in base alle proprie carenze.
Anche nel campo della formazione la tendenza è quella di creare una user experience, il più possibile personalizzata, proprio come sta accadendo con il content intelligent marketing.
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