Nei precedenti articoli abbiamo parlato di come fare un business plan: 10 passaggi da seguire e di Miomeal, la startup che sta rivoluzionando il food delivery.
Oggi affronteremo un nuovo importante focus. Sei curioso di sapere cosa si tratta? Continua a leggere il nostro approfondimento.
Se ti stai chiedendo quali sono i modi per dare credito alle startup appena nate in questo articolo ti elenchiamo alcune delle opportunità che una startup può avere.
Il problema dei soldi è quasi sempre uno dei più grandi problemi che una startup ha soprattutto nelle sue prime fasi di vita. Scopri quali sono le diverse soluzioni.
Sommario
Come dare credito alle startup appena nate: Bootstrapping, finanziarsi da soli
La prima soluzione per dare credito ad una startup appena nata è proprio il bootstrapping, che nel mondo delle startup vuol dire proprio finanziarsi da soli. Quindi una startup fa bootstrapping, quando al posto di cercare vari modi per ricevere credito decide di “andare avanti da sola, di aiutarsi da sola”.
Questo sacrificio può essere una vera e propria salvezza in futuro, infatti l’autofinanziamento ha enormi risvolti positivi sulla gestione aziendale poiché ti consente di avere piena autonomia nelle decisioni oppure un guadagno superiore nel caso in cui la tua impresa abbia successo.
Come dare credito alle startup appena nate: Family, Friends & Fools
La seconda soluzione su come dare credito alle startup sono i love capital o FFF, cioè appunto i cosiddetti family, friends e fools. Con questo acronimo si indica il capitale iniziale per l’avvio e lo sviluppo di una startup raccolto dai propri familiari, parenti e amici o da persone particolarmente amanti del rischio, che si appassionano all’idea, che corrisponderebbero alla terza “f”.
Attenzione però! Non bisogna trascurare un’importante implicazione di questa soluzione. Anche se le somme non sono consistenti, le aspettative elevate di parenti e amici, la poca informazione e preparazione al riguardo possono concretizzarsi in estenuanti problemi nella gestione della startup, con consigli non richiesti e malumori crescenti che possono portare alla fine di un rapporto a cui eravate particolarmente legati.
Come dare credito alle startup appena nate: Business Angels
Il Business Angel è un investitore informale, a differenza di quelli formali come ad esempio gli istituti di credito, che offre capitale alle startup promettenti e che hanno buone prospettive di sviluppo. Solitamente si tratta di persone che hanno già lavorato o sono ancora attivi e intendono investire in un settore ad alto rischio. Il Business Angel offre una mano non solo dal punto di vista economico, ma anche attraverso assistenza tecnica.
Il Business Angel offre le proprie conoscenze e competenze e aiuta concretamente la startup a sviluppare la propria idea. Questa relazione è conveniente per l’azienda che riceve una guida a costo zero da un esperto in delle fasi cruciali e per l’investitore che si assicura un buon investimento diventando parte dell’impresa stessa.
Un’altra valida soluzione? Gli acceleratori per startup
Gli acceleratori sono quei centri di avviamento che offrono alle startup un sostegno finanziario, di consulenza e infrastrutturale: apportano capitale nella fase di avviamento, ricevendo delle quote societarie e forniscono consulenza e sostegno per la creazione e la crescita della startup.
Ultimamente però per le startup appena nate è molto difficile accedervi poiché tutti hanno in comune il fatto di aiutare solo le startup in una fase più avanzata.
Come dare credito alle startup appena nate: Competition per startup
Un’altra delle possibilità per dare credito alle startup appena nate sono appunto le startup competition. Queste offrono ai vincitori soldi, formazione, competenze e consulenze, servizi e possibilità di conoscere altri futuri investitori.
Ormai le startup inseguono questi importanti eventi da una parte all’altra d’Italia. Partecipano a colpi di pitch, si contendono assegni che potrebbero trasformare la loro piccola startup in una vera e propria impresa ben avviata. Connectia ha una rubrica con cadenza bisettimanale, con cui comunica a tutti gli iscritti tutte le competition a cui le startup possono iscriversi (link per iscriversi: https://www.connectia.it/iscriviti-alla-nostra-newsletters/).
Non dimentichiamoci dei Venture capitalist
Il Venture Capital, o fondo di Venture Capital, è una forma d’investimento ad alto rischio, ma che può anche dare ritorni economici eccezionali. È il tipo di finanza alternativa a cui si rivolgono le startup. Le persone che fondano o gestiscono un fondo VC sono chiamati venture capitalist. Un fondo VC può essere privato, pubblico o misto. Non investe però in startup appena nate, in quanto uno dei requisiti, al fine di abbattere il rischio, è che la startup abbia una traction.
I Finanziamenti a fondo perduto
Lo stato italiano mette a disposizione diversi bandi che offrono finanziamenti a fondo perduto, ovvero si tratta di contributi erogati per startup per i quali non c’è l’obbligo di restituire il capitale.
Le sovvenzioni possono essere usate per svariati motivi. Tra i più frequenti ci sono proprio l’avvio di una startup, le tecnologie, l’acquisto di materiali e strumenti di lavoro per l’ammodernamento di attività già avviate, la realizzazione di percorsi di formazione e la nascita di attività di lavoro autonomo.
Finanziamenti a fondo perduto Europei
Non solo fondi italiani, tra le varie opportunità su come dare credito alle startup appena nate, ci sono anche i fondi europei, che si distinguono tra finanziamenti a gestione diretta e a gestione indiretta, a seconda che chi eroga il contributo sia l’istituzione europea che ha stanziato i capitali o un ente locale che ripartisce tra i beneficiari le somme definite a livello comunitario. Il più utilizzato è lo SME instrument del programma Horizon 2020.
I requisiti per l’accesso ai fondi e le modalità di ripartizione degli stessi sono definiti in appositi bandi. Gli stessi bandi fissano la scadenza entro la quale devono essere presentate le domande e la quantità di risorse da distribuire.
Solitamente, la distribuzione di contributi a fondo perduto o di finanziamenti a condizioni agevolate risponde a interessi generali, quindi startup che operano principalmente in settori quali la tutela dell’ambiente, la cura della formazione professionale, lo sviluppo della ricerca e delle innovazioni e la lotta alla disoccupazione.
Il Crowdfunding
Infine per concludere il nostro articolo su come dare credito alle startup ci sono le piattaforme di crowdfunding. Ovvero attraverso portali online autorizzati sì finanziano startup innovative con il coinvolgimento della “folla” erogando un contributo finanziario in cambio di quote societarie delle stesse imprese. In questo caso si parla di equity crowdfunding. Esiste anche il reward crowdfunding attraverso il quale si fornisce un prodotto a condizioni vantaggiose ai micro investitori senza cedere quote societarie.
Il microcredito
Un’altra possibilità che vi consigliamo di tenere presente è il microcredito. Il microcredito è lo strumento finanziario che ti consente di sviluppare il tuo progetto imprenditoriale senza garanzie reali. Il requisito è che si abbia una srl semplificata o una partita iva individuale. Non finanzia srl.
Consente a startupper, giovani professionisti e piccole imprese di ricevere un finanziamento, coperto dallo Stato con una garanzia dell’80%, per avviare, sviluppare o consolidare la propria attività lavorativa e generalmente è molto veloce, si riesce generalmente entro 40 giorni ad ottenere la delibera.
Il microcredito italiano eroga fino a 35.000€ e risulta uno dei modi più veloci per finanziare velocemente la tua startup.
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