Spesso ci chiedono come aprire una startup o meglio come creare una startup concretamente. Bene, se vuoi saperlo sei nel posto giusto. Ti spieghiamo noi come farlo!
La volta scorsa abbiamo parlato del nuovo business model canvas per startup, ora il nostro focus settimanale è su come creare una startup innovativa.
Iniziamo subito col dire che un sogno nel cassetto non è un sogno. Hai in mente di aprire una startup? Sii concreto! Metti in pratica la tua idea.
Se vuoi essere realistico non crearti castelli in aria, ma approfondisci l’argomento col nostro articolo.
Prima devi sapere che…
Le Startup innovative registrate in Italia a fine 2015 erano circa 6.300 ed i ricavi da bilanci 2015 pari a circa 585 milioni di euro; il numero di startup a fine Dicembre 2018 è cresciuto fino a circa 9.996 unità. Con riferimento ai casi di grande successo di startup con fatturato molto rilevante e ad oggi consolidato, vi è solo un’azienda italiana: Yoox!
Nel 2012, l’allora ex governo Monti, con il decreto legge Crescita 2.0, introdusse per la prima volta in Italia il termine Start Up innovativa. Nello specifico nel mese di aprile, l’allora ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, istituì un task force di 12 esperti per rilevare le caratteristiche di questo fenomeno. (Qui un breve recap sui requisiti per accedere al registro delle startup innovative e le relative agevolazioni).
Fu il decreto legge 18 ottobre 2012, n.179, detto anche Decreto Crescita 2.0, dal titolo “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”, che diede il via alla costruzione di un quadro di riferimento per favorire la nascita e la crescita delle startup in Italia.
Solo a partire dal 2012 è stata istituita una sezione speciale “startup” del Registro delle imprese. Negli anni successivi, la normativa è stata ampliata, potenziando i vantaggi nel costruirsi come startup innovativa e definendo le categorie della startup a vocazione sociale e dell’incubatore certificato.
La Startup iscritte al Registro delle imprese sono 9.666, ma si stima che il numero totale sia superiore a 12 mila.
Secondo il Ministero dello sviluppo economico le startup possono rendere l’Italia un Paese più ospitale per le nuove imprese innovative, “le startup – siano esse legate al settore tecnologico, digitale, artigianale, sociale, agricolo o commerciale o ad altri settori dell’economia – innescano un’inversione di tendenza in fatto di crescita economica e di occupazione, in particolare quella giovanile. Significa, inoltre, spingere il Paese ad un miglioramento progressivo, un Paese più veloce e dinamico capace di tornare a scommettere sulle sue energie migliori”.
Startup innovative: i requisiti
Ti elenchiamo di seguito i requisiti per essere una startup innovativa. Se la tua startup soddisfa i seguenti requisiti puoi iscriverti al registro delle imprese con la denominazione “startup innovativa”.
–Deve essere costituita da non più di sessanta mesi;
–Dopo il secondo anno la produzione non deve essere superiore a 5 milioni di euro, inoltre deve risultare dall’ultimo bilancio approvato entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio;
-Non distribuisce e non ha distribuito utili;
-Non nasce da fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda;
-Fondamentale che il contenuto innovativo della startup sia identificato da almeno uno di questi tre elementi:
-Le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 15% del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della startup innovativa.
-Il team è formato per almeno 1/3 da dottori di ricerca o dottorandi di università italiane o straniere, oppure laureati che, da almeno tre anni, sono impegnati in attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati con sede in Italia o all’estero; oppure per almeno 2/3 da soci o collaboratori che hanno conseguito una laurea magistrale.
-È titolare, depositaria o licenziataria di un brevetto registrato (privativa industriale) oppure titolare dei diritti relativi ad un “programma per elaboratore originario” (software) registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore (SIAE), che siano direttamente connessi all’oggetto sociale e all’attività d’impresa.”
Ora passiamo al focus dell’argomento: come creare una startup
Vi starete chiedendo come posso creare una startup concretamente?
Ti elenchiamo tre punti principali che non potrai sottovalutare per creare una startup:
Redigere il business plan. Prima di creare una startup, bisogna focalizzarsi sugli obiettivi da raggiungere: fare una completa analisi dei competitor e del mercato, iniziare a pensare alle strategie da mettere in campo. Il tutto va inserito in un business plan che includa anche il piano finanziario, ti consigliamo di affidarti ad un advisor o ad un esperto del settore, che ti potrà aiutare in tutte le fasi della stesura.
Costituire la società. Continuiamo il nostro focus su come creare una startup. Per la costituzione della società hai di fronte due strade:
1. La strada tradizionale: rivolgersi ad un notaio, che redige l’atto costitutivo e lo deposita presso il Registro delle imprese;
2. La strada digitale: compilare un atto costitutivo tipizzato, sottoscritto con firma digitale dal legale rappresentante ed inviato tramite procedura online a costi nettamente inferiori rispetto quelli notarili.
Il Mise garantisce che la procedura per costituire una SRL semplificata non prevede spese notarili a patto che si utilizzi un modello standard per l’atto.
Per via telematica puoi: costituire una società di capitali, dichiarare l’inizio attività e richiedere l’iscrizione alla sezione startup innovative presso il Registro delle imprese.
Iscriversi al Registro delle Imprese. Infine, per acquisire lo status di startup innovativa occorre iscriversi al registro delle imprese nella sezione speciale dedicata.
Per farlo sarà necessario inviare in via telematica l’apposita domanda tramite una Comunicazione Unica al Registro delle Imprese, allegando una dichiarazione sottoscritta esclusivamente con firma digitale del legale rappresentante che attesti il possesso dei requisiti necessari come previsto dalla normativa vigente.
Le informazioni da indicare nel quadro relativo all’attività prevalente della startup, sono le seguenti:
- Breve descrizione dell’attività svolta e delle spese in ricerca e sviluppo
- Elenco delle società participate;
- Titolo di studio ed esperienze professionali dei soci e del personale che lavora nella startup innovativa;
- Esistenza di relazioni professionali, di collaborazione o commerciali con incubatori certificati, investitori istituzionali e professionali, università e centri di ricerca;
- Elenco dei diritti di privativa su proprietà industriale e intellettuale.
Ma fate attenzione: le informazioni soprariportate dovranno essere aggiornate ogni 6 mesi nelle startup innovative, che depositeranno inoltre nuove auto-dichiarazioni alla presentazione del bilancio.
La validazione dell’idea può avvenire sia prima che dopo la costituzione della società. Ti consigliamo sempre di fare un’analisi di mercato accurata prima di rivolgerti al notaio o a dei finanziatori. Se non validi il mercato, rischi di chiudere la società dopo pochi mesi perdendo tempo e denaro.
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