Quali sono i lavori digitali o meglio i lavori del futuro? Scopriamolo insieme!
In una realtà in continuo divenire, dove la persona è vista come il cosmopolita con gli occhi che brilla e scala verso ecosistemi sempre più digitalizzati va da sé che nascano nuovi lavori digitali.
In particolare è proprio con la nascita dell’ecosistema delle startup e con la rapida affermazione di questo fenomeno a livello globale, che sono letteralmente sbocciate, ancora di più, nuove professioni del web, e non solo, che pochi anni fa nemmeno si immaginavano.
Sicuramente il fattore tecnologico che caratterizza la maggior parte delle startup innovative, e l’aspetto digitale ad esso collegato, ha amplificato una tendenza che già esisteva prima che la definizione di startup stessa prendesse piede.
Tra i lavori digitali, possiamo sicuramente segnalare figure come il Digital Strategist, il Digital PR o il Seo Specialist, che sono tutti profili nati da relativamente poco e che hanno conquistato, in altrettanto poco tempo, un’elevatissima richiesta dalla maggior parte delle startup e non solo.
Lavori digitali: ecco i più richiesti
Qui di seguito vi indicheremo i lavori digitali più richiesti, i primi tre sono stati sopra citati, ma vediamoli più attentamente nel dettaglio.
In particolare, il lavoro del Digital Strategist consiste nella preparazione di strategie promozionali per eventi, prodotti o servizi a livello web, integrando i vari canali conosciuti (specialmente online), attraverso una definizione degli obiettivi da raggiungere in base ad un budget predefinito.
Il digital PR, sempre inserito nelle professioni digitali più richieste, invece, prende spunto da quella che una volta era una professione a tutti gli effetti però esclusivamente offline. Ad oggi, il lavoro viene portato a termine online. Di fatti, l’obiettivo del Digital PR è quello di contattare i cosiddetti influencer (anche questa figura possiamo definirla come una nuova professione emergente soprattutto tra i millenial) per ottenere la loro collaborazione nel dare visibilità ad un prodotto o servizio da pubblicizzare o da promuovere.
Tra i lavori digitali figura il SEO specialist, che da come si può evincere dall’etichetta, si occupa di Search Engine Optimization, ovvero di ottimizzare i contenuti di un sito internet, affinchè questo possa posizionarsi al meglio sui motori di ricerca, come Google. È importante che oltre alla corretta indicizzazione dei contenuti, ottenuta attraverso la scelta di keyword particolari, venga effettuata anche una corretta impostazione della struttura del sito stesso.
Oltre a questi lavori digitali sempre più richiesti sul mercato ce ne sono sicuramente tanti altre che spiccano e che, forse, non sono ancora conosciuti tra la popolazione di un non-startupper.
Lavori digitali: le nuove professioni digitali con l’avvento delle startup
Con il mondo startup sono nati nuovi lavori digitali. Vediamoli insieme quali sono i lavori digitali del futuro.
Uno tra questi è il community manager, ovvero, colui che si occupa di gestire e di amministrare una community online. La community o comunità online ha preso il sopravvento con l’arrivo di internet, ma soprattutto dei social network che hanno reso possibile la comunicazione tra diverse persone in maniera virtuale. Le comunità online riuniscono, in maniera sempre virtuale, gruppi di individui che condividono gli stessi interessi. Il ruolo del manager è proprio quello di moderare queste comunità e i commenti degli utenti.
Un’altra figura che appartiene alle nuove professioni digitali ed è estremamente importante, non solo nel mondo delle startup, e che sta piano piano prendendo piede e facendosi conoscere al resto del mondo è quella del Growth Hacker. Quest’ultimo, di fatti, risulta essere una professione sempre più richiesta e complessa poiché richiede competenze che spaziano dal marketing, al design fino alla programmazione.
L’unico obiettivo del Growth hacker è la crescita di una startup. Cerca di portare a termine questo obiettivo attraverso l’utilizzo di diversi strumenti di marketing ma anche di automatizzazione delle attività di marketing e di retargeting. È una professione molto complessa, difficile da definire in poche righe e che richiede sicuramente tanta conoscenza e differenti competenze trasversali unite ad una formazione continua, motivo per cui è una delle posizioni più ricercate e pagate.
Tra le professioni definite “del futuro” non possiamo non citare quella del Web Content Editor e dell’ E-Reputation Manager. La figura del Web Content Editor è una figura professionale che si occupa di definire una content strategy adatta ad un determinato target e di identificare gli strumenti e i canali più adatti per attirare l’attenzione del pubblico.
L’E-Reputation Manager si occupa, al contrario, di controllare la reputazione di una startup online. Questa figura dovrebbe lavorare insieme al Community Manager e al Digital PR assumendosi la responsabilità del controllo e della successiva analisi.
Altri stakeholder che possiamo definire come interessati dal fenomeno startup sono i cosiddetti imprenditori seriali che hanno fatto del loro background professionale, dei loro fallimenti ma soprattutto dei loro successi un’arma vincente per proporsi come mentor degli startupper giovani e meno giovani. Quindi gli imprenditori seriali possono rientrare a tutti gli effetti nella categoria dei lavori digitali. Queste figure hanno avuto particolare successo principalmente all’interno di istituzioni particolari come gli acceleratori e gli incubatori (anch’essi diventati famosi grazie al fenomeno startup).
Gli incubatori possono essere sia privati che pubblici e offrono agli startupper che riescono a entrare per farne parte una serie di servizi come lo spazio di lavoro, connessione a internet, minime risorse finanziarie e, appunto, mentoring di imprenditori capaci e più esperti.
Gli acceleratori, invece, intervengono usualmente in una fase più avanzata di crescita con attività di affiancamento nello sviluppo di business a livello sia nazionale che internazionale.
Anche questi ultimi sono organismi del tutto nuovi al mercato, che hanno iniziato ad essere conosciuti ed apprezzati solo dopo l’avvento delle startup e della rete di cui fanno parte. Anche questi rientrano nei nuovi lavori digitali.
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