Fondi per startup: se vuoi avere maggiori informazioni su come ottenerli, allora sei nel posto giusto! Qui scoprirai a chi chiedere e come finanziare la crescita del tuo progetto startup!
È sicuramente un argomento che abbiamo affrontato più volte, infatti, recentemente abbiamo incontrato Francesco Mantegazzini che ci ha raccontato come trovare i fondi per la tua startup.
Un argomento, quello dei fondi per startup, di fondamentale importanza per ogni startupper, che non può essere in nessun modo sottovalutato e, proprio per questo motivo, continuiamo e continueremo ad analizzarlo.
The Startup Canvas il primo canvas che inserisce nella modellazione le strategie di raccolta fondi per startup
Il fund raising, ricerca fondi o fondi per startup che dir si voglia, non è sempre un argomento che viene analizzato dal punto di vista strategico e che viene pianificato nella giusta misura temporale, qualitativa e quantitativa. Basti pensare che è stato proprio The Startup Canvas il primo framework ad inserirlo all’interno delle strategie fondamentali per poter avviare una startup.
Il dodicesimo blocco, di fatti, l’ultimo del canvas e che rientra nella fase dell’execution, all’interno di The Startup Canvas prende proprio in considerazione questo aspetto, cercando di sviscerarlo partendo giust’appunto dagli interlocutori a cui ci si deve rivolgere una volta che si decide di iniziare la fase di fund raising della startup e quindi la fase di raccolta fondi per startup.
Innanzitutto, è utile ricordare che non è consigliabile presentarsi davanti a degli investitori solo con un’idea e poco altro e soprattutto non è altrettanto raccomandabile farlo da soli, se non si ha la minima idea di come ci si interfacci con interlocutori di questo genere. Qui ti spieghiamo i documenti/materiale che ti occorrono per presentarti ad un fondo ad un investor. E’ importante avere un team, una idea validata, un MVP e delle prime metriche.
Un suggerimento utile su come rccogliere i fondi per la tua startup è quello di farti seguire da un advisor più avvezzo al settore che potrà indirizzarti e indicarti, oltre che il momento più opportuno, anche le figure a cui presentarsi.
Fondi per startup: ecco a chi rivolgerti
Ma tornando alla nostra raccolta di fondi per startup, come più volte già chiarito nei nostri precedenti incontri, non a tutte le fasi corrispondono gli stessi interlocutori a cui è possibile rivolgersi.
In una fase iniziale di pre-seed per i fondi per startup, di fatti, è opinione diffusa quella di rivolgersi alle cosiddette “3 FFF”, ovvero: Family, Friends and Fools (dall’inglese Famiglia, Amici e “Sciocchi”).
Nonostante sia pratica e idea diffusa quella di riferirsi a questi stakeholder per i primi fondi per startup non è sempre detto che sia la strategia migliore. Questo stadio possiamo anche identificarlo con il termine inglese di “bootstrapping”, ovvero quel lasso di tempo dove l’imprenditore cerca di sovvenzionare il proprio progetto con le proprie risorse e, come abbiamo appena visto, facendosi aiutare da qualche familiare o amico stretto.
In questa fase di “ricerca”, dove è necessario valutare la fattibilità dell’idea che si sta cercando di portare avanti non è consigliabile, quindi, rivolgersi a investitori strutturati ma cercare di andare avanti il più possibile con le proprie forze e se la cerchia di conocenti non basta iniziare a rivolgersi a “fool” più strutturati, come possono essere i Business Angel.
Con questo termine, di fatti, ci si riferisce ad un insieme di professionisti, manager, di solito imprenditori a loro volta, con a disposizione risorse finanziarie tali da poterle destinare ai progetti in cui credono, in cui hanno valutato, per quello che si può valutare nei primi mesi di vita di una startup, il rischio d’impresa.
Sistemi di investimento più sicuri e consolidati per la raccolta fondi, invece, possono provenire dai bandi per startup, dai finanziamenti per startup a fondo perduto e dai consorsi pubblici o privati come quelli sostenuti dai Comuni, Regioni, Ministeri, Camere di Commercio, Unione Europea, Fondazioni, Grandi Aziende.
A queste iniziative si può aderire facilmente, partecipando online e proponendo la propria candidatura. Oltre a fornire servizi interessanti per i vincitori, offrono capitale o a fondo perduto o, per le startup in una fase più avanzata, finanziamenti a tasso agevolato o a fondo perduto a rendicontazione (ovvero prima bisogna spendere e poi si viene rimborsati).
In queste fasi iniziali per i fondi per startup, poi, possono essere presi in considerazione, sicuramente, anche istituzioni come gli incubatori e in fase più avanzata gli acceleratori. La differenza tra questi ultimi è notevole.
L’incubatore interviene in una fase più iniziale per i fondi per startup mettendo a disposizione degli startupper che entrano diversi servizi, come la postazione di lavoro, rete internet e telefonica, mentoring, risorse finanziarie in cambio di una partecipazione nel capitale di rischio.
Gli acceleratori, invece, intervengono più con una sorta di affiancamento, con servizi di mentoring e con la definizione di strategie per lo sviluppo del business sia a livello nazionale che internazionale.
In fasi più avanzate sempre in tema di raccolta fondi, e quindi di fondi per startup, quando la startup è già costituita, si ha un team operativo e le prime metriche da valutare, puoi rivolgerti ad investitori più strutturati, come i venture capitalist.
Le società di venture capital, di solito, investono in imprese con un alto tasso di rischio e non ancora quotate sui mercati finanziari. Quando ci si rivolge a questi interlocutori è consigliabile andare preparati.
Infine esistono delle piattaforme di Equity Crowdfunding, dove è possibile pubblicare il proprio progetto Startup e dove si effettua, come da regolamentazione Consob del 2013 , una raccolta pubblica tramite un portale on line. In Italia per la raccolta fondi per startup abbiamo tra le migliori piattaforme senz’altro Mama Crowd.
Se non si è molto pratici dell’ambiente, non si ha molta esperienza in contesti del genere o non ci si sente abbastanza pronti per incontri come questi, il consiglio è quello di affidarsi a professionisti del settore in modo da essere seguiti, ben indirizzati e adeguatamente preparati ad affrontare questo tipo di appuntamento.
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