Cos’è una startup, i passaggi per aprirla e quanto costa? Sono alcuni degli interrogativi più frequenti che si pone chi sta per entrare in questo mondo. Se anche tu hai questi dubbi, sei nel posto giusto: nell’articolo troverai risposte e spunti utili.
Sommario
Cos’è una startup
Sono diverse le definizioni di startup. Vogliamo citare quelle fornite da due giganti del settore, gli imprenditori e mentor americani Eric Ries e Steve Blank.
Secondo Eric Ries, inventore fra l’altro del metodo Lean Canvas, la startup “è un’istituzione umana concepita per offrire nuovi prodotti o servizi in condizioni di estrema incertezza”.
Per Steve Blank, invece, si tratta di “un’organizzazione temporanea in cerca di un business model replicabile e scalabile”.
Alla domanda cos’è una startup vogliamo rispondere anche aggiungendo l’opinione di Peter Thiel: il suo nome forse non ti dirà nulla, ma senz’altro ti sarà nota l’azienda che ha fondato: PayPal. Nel suo libro “Zero to One” spiega che una startup non deve limitarsi a crescere, ma anche, se non soprattutto, a differenziarsi, per quanto possibile, dalla concorrenza.
Le caratteristiche di una startup
Cos’è una startup? Possiamo ad indicare le 4 caratteristiche fondamentali che una startup deve possedere:
Scalabilità: deve poter crescere in maniera esponenziale, senza che lo startupper debba ricorrere all’utilizzo di risorse proporzionali all’estensione del volume di business.
Replicabilità: pensa proprio a PayPal. Uno dei suoi punti di forza è la capacità di poter essere un servizio in grado di poter essere utilizzato a qualsiasi latitudine. PayPal, insomma, è un perfetto esempio di prodotto replicabile. Con accorgimenti minimi (ad esempio la traduzione del sito in varie lingue), Thiel e il suo team hanno potuto esportarlo in 202 paesi (e 25 valute).
Novità: senza innovazione non esiste startup, che nasce proprio per dare una risposta a un problema irrisolto.
Essere momentanea: una startup deve darsi un obiettivo finale. Quella di centrare una exit o di diventare un’azienda vera e propria, molto più grande e strutturata.
Chi può aprire una startup?
Il Mise ha stabilito i requisiti che una startup innovativa italiana deve avere per poter essere definita tale.
- è un’impresa nuova o costituita da non più di 5 anni
- ha residenza in Italia, o in un altro Paese dello Spazio Economico Europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia
- ha fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro
- non è quotata in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione
- non distribuisce e non ha distribuito utili
- ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico
- non è risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda
Inoltre, deve avere almeno uno di tre requisiti cosiddetti soggettivi:
- sostenere spese in R&S pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione;
- impiegare personale altamente qualificato (almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale);
- essere titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.
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Cosa fare per aprire una startup?
Dopo aver risposto alla domanda cos’è una startup, rispondiamo a un secondo quesito fondamentale: i passaggi per aprirla. Ecco i punti cruciali da dover affrontare (non necessariamente nell’ordine in cui li proponiamo).
- Essere in possesso di un’idea di business
- Costruire un team
- Trovare una sede
- Curare la parte burocratica (statuto, registrazione di marchi% etc)
- Validare l’idea di business
- Strutturare un piano di comunicazione
- Sviluppare un Minimum Viable Product
- Realizzare un business plan
- Ricercare fondi
- Atterrare sul mercato e vendere!
Ti ricordiamo che per la parte burocratica (che può risultare alquanto complessa) puoi affidarti alla consulenza di Grownnectia.
Quanto costa?
Sempre per rimanere in tema su cos’è una startup è giusto conoscere anche i relativi costi.
Perciò quanto costa aprire una startup in Italia? Bisogna fare due considerazioni
- L’Italia, purtroppo, è il paese dell’area UE in cui aprire una srl costa di più
- I costi per una startup innovativa subiscono un taglio netto
Bisogna perciò mettere innanzitutto in preventivo spese per poco meno di 1500 Euro, ripartite in 999 euro + Iva per tassa di concessione governativa e vidimazione libri contabili più 200 Euro di imposta di registro.
A seconda della tariffa del notaio e di eventuali patti para sociali, inoltre, il costo può variare dai 3100 ai 4100 Euro (che è il costo medio per la costituzione di una startup in Italia secondo un rapporto di The World Bank).
Una vera e propria beffa, se si pensa che in Slovenia il costo è nullo e in paesi come Bielorussia e Regno Unito si pagano poco meno di 15 euro.
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