Diventare un’ imprenditrice digitale in Italia rappresenta una sfida? I numeri dicono sì. Secondo le statistiche del Rapporto sull’Imprenditoria Femminile relative all’anno 2021, infatti, nel nostro paese si contano un milione e 330mila imprese al femminile, un quinto del totale.
I settori che vedono più concentrata la presenza rosa sono moda, sanità, wellness, istruzione, turismo e cultura, con Abruzzo, Molise e Basilicata a fare da capofila. Purtroppo, solo il 19% ha adottato un modello in linea con i piani per l’industria 4.0.
Nei prossimi paragrafi ti diamo alcuni consigli per vincere questa sfida: diventare un’imprenditrice digitale al passo con i tempi si può.
Sommario
Chi è e cosa fa un’imprenditrice digitale?
Una imprenditrice digitale è, innanzitutto, una persona che vede nel web un’occasione di business. Per questo, mantiene aggiornate le sue competenze digitali volte alla vendita, al marketing e a tutte le attività direttamente o indirettamente connesse alla propria impresa.
Ma tutto ciò basta? L’aggiornamento costante è senz’altro importante, ma da solo non è sufficiente. Nel prossimo paragrafo parleremo delle skills utili per essere un’imprenditrice digitale nel 2022.
Diventare imprenditrice digitale nel 2022
Lo studio del digital marketing è una delle attività imprescindibili per fare impresa digitale. Parliamo di un argomento complesso, che afferisce ad un’ampia sfera che comprende la conoscenza del web, dei social media, del mondo dell’ e-commerce, dell’e-mail marketing, dei funnel di vendita, delle metriche per misurare le performances, di strumenti come i Canvas (in particolare The Start Up Canvas nel caso di una Start Up), dei segreti del digital advertising etc.
Certo, a tutto ciò è possibile opporre una considerazione: un’imprenditrice può sempre affidare la cura di tutti questi aspetti alla figura di un/a digital strategist.
Si tratta di una scorciatoia molto pericolosa. Un’imprenditrice digitale deve essere in grado, in prima persona, di riconoscere la bontà delle attività che si stanno svolgendo, a prescindere dalla presenza, o meno, di un professionista.
Creare una start up
Il digitale è il regno indiscusso delle start up. Nel 2022 non c’è una start up che non si affidi ai vantaggi del web per nascere, crescere e scalare il mercato.
In questo senso, un’imprenditrice digitale e startupper dovrà essere in possesso di conoscenze che riguardano gli aspetti burocratici (ad esempio, la registrazione del marchio), economico-finanziari, organizzativi.
Va da sé che alla base di tutto c’è la validazione dell’idea di business: avere la ragionevole certezza che il progetto risponda effettivamente a determinate esigenze di mercato, onde evitare lo spreco di soldi e tempo
Le soft skills
Accanto a capacità organizzative, la conoscenza del digital marketing e l’avere molta dimestichezza con aree che vanno dalla burocrazia alla finanza, un’imprenditrice digitale non può fare a meno delle cosiddette soft skills:
- Essere innovatrice: non farsi mai trovare impreparate dalle novità del settore, anzi, andare incontro all’innovazione. Il mondo dell’imprenditoria digitale, infatti, è più di ogni altro in movimento costante. Ciò significa che quel che vale oggi può non valere domani
- Rapporti con la clientela: sapere realmente cosa vogliono i clienti vuol dire avere anche un vantaggio competitivo rispetto alla clientela. (a questo proposito ti consigliamo di leggere anche il nostro articolo sulla Value Propositions).
- Strategia: capacità di pianificare attività e raggiungimento degli obiettivi
- Non abbattersi mai: sapere che la crescita può non essere un percorso lineare, ma ricco di curve e imprevisti
Quali competenze?
Non si diventa imprenditrici digitali per caso. Se è vero che non esiste un percorso scolastico e universitario ad hoc, è, infatti, altresì vero che, nel 2023, quante vogliono tentare la scalata al digitale hanno necessità di avere determinate competenze. Fra queste ne segnaliamo tre particolarmente importanti:
- Marketing digitale
- Gestione aziendale
- Diritto commerciale
Chi sono le imprenditrici digitali italiane di maggior successo?
Ci sono molte imprenditrici digitali italiane di successo che hanno avviato aziende innovative e di successo sfruttando, in vario modo, il mondo digitale. Alcune non hanno bisogno di presentazioni, fra queste senz’altro Chiara Ferragni e Sonia Peronaci. Nei prossimi paragrafi ti racconteremo la storia delle loro scalate.
Chiara Ferragni
Chiara Ferragni è un’imprenditrice, influencer e stilista italiana. È nata a Cremona, Italia, nel 1987 e ha iniziato la sua carriera online nel 2009, creando il blog “The Blonde Salad“. Il blog ha riscosso un enorme successo e ha attirato l’attenzione del mondo della moda e della bellezza.
Nel corso degli anni, Ferragni ha difatti ampliato la sua presenza online, diventando un’influencer di fama mondiale con milioni di follower sui suoi profili social. Nel 2016, ha lanciato la sua prima linea di calzature, che ha riscosso un enorme successo e le ha permesso a di espandere la sua attività di moda.
Chiara è un tipico esempio di donna d’affari di successo che ha saputo sfruttare il potere dei social media per costruire un’impresa di successo e diventare un’influencer globale
Sonia Peronaci
Sonia Peronaci è un’imprenditrice e chef italiana. È nota per essere la fondatrice e la chef esecutiva di “Giallo Zafferano”, una delle più grandi e rinomate comunità di cucina in Italia.
Peronaci ha iniziato la sua attività nel 2006, creando un sito web dove condividere le sue ricette e il suo amore per la cucina. Nel corso degli anni, il sito è cresciuto in popolarità e ha attirato l’attenzione di milioni di appassionati di cucina in tutto il mondo.
Oltre al suo lavoro in “Giallo Zafferano“, Peronaci ha pubblicato numerosi libri di cucina. È un’esempio di donna d’affari di successo che ha saputo sfruttare la sua passione per la cucina per creare un’azienda florida e una ampissima comunità.
Sofia Viscardi
A poco più di 15 anni Sofia Vsicardi ha aperto un canale Youtube. Oggi Sofia di anni e ha 24 e il suo “canale di venti” conta 814 iscritti. Nel frattempo ha collezionato diversi successi e premi, tra cui quello ottenuto nel 2016 ai Kids Choice Awards in qualità di Youtuber Italiano Preferito.
All’attivo ha anche due libri: Succede, pubblicato nel 2017, e Abbastanza, dato alle stampe nell’anno successivo. Sempre nel 2018 è inclusa nella graduatoria “Forbes 100 under 30 italiani” .
…e all’estero?
Com’è la situazione all’estero? Ecco alcune delle imprenditrici digitali che all’estero hanno saputo guadagnarsi spazio, fama e successo! Tutte sono CEO di aziende di primissimo profilo.
- Susan Wojcicki (Youtube)
- Mariam Naficy (Minted)
- Whitney Wolfe Herd (Bumble)
- Reshma Saujani (Girls Who Code)
- Arianne Hinds (BeatStars)
- Jaclyn Johnson (Create & Cultivate)
- Kristy Faircloth (Mented Cosmetics)
- Jennifer Hyman (Rent the Runway)
- Dr. Stephanie Lampkin (Blendoor).
Imprenditrice digitale nel 2023: quale percorso intraprendere?
Abbiamo visto come l’essere un’imprenditrice digitale significa avere numerose competenze. Grownnectia ha predisposto un percorso ad hoc, il Pay4Growth®.
Per chi vuole diventare un’imprenditrice digitale si prospettano due soluzioni:
– Pay4Growth® Incubator con mentor, team dedicato e consulenza one to one della durata di 6 mesi
-Il Pay4Growth® Validation con mentor, academy e serate live con i docenti per le tue sessioni di Q&A della durata di 3 mesi, quindi un programma più light rispetto al primo.
Pay4Growth® è quindi un programma duttile, perché si adatta alle tue specifiche esigenze. A seconda della fase in cui si trova la tua impresa, infatti, potrai scegliere il programma che più ti sarà utile a:
- capire se la tua idea può trasformarsi in realtà (Validazione dell’idea)
- portare la tua startup sul mercato ed acquisire i tuoi primi clienti
- incrementare il numero di clienti in tempi brevi
Nel corso degli ultimi anni il Pay4Growth® ha seguito più di 600 startup, di cui ben 200 accelerate. fra queste, più di 20 hanno avuto accesso a round di finanziamenti.
Scegliere dunque questo percorso ti permetterà di accedere a consulenze one to one e accedere a metodologie validate quali growth hacking, lean startup, design thinking, customer development e startup development.
Al termine del programma, inoltre, si avrà accesso per le migliori imprenditrici e imprenditori al Pitch Day, l’evento di fine programma in cui si avrà la possibilità di presentare la propria idea/startup ad investitori e fondi.
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